lunedì 4 gennaio 2010

N figli/difficoltà :una proporzione inversa

Quando le persone sanno quanti figli ho, fanno delle osservazioni che variano da "oh mamma, io impazzisco con uno!" a "complimenti per il coraggio" a "ma come fai con tre !!??(con tanto di occhi sbarrati)"

Io sono del parere che la proporzione tra figli e le difficoltà che essi comportano sia inversa
Più figli si hanno, meno difficoltà si affrontano.
Ovvero: Il primo figlio è più difficoltoso del secondo.

Il primo figlio mi ha stravolto la vita,
la seconda è arriva quando la vita era già stravolta, quindi non ho notato molto la differenza,
e la terza è arriva che ormai ero completamente andata, quindi non mi sono accorta di nulla!

Ma, scherzi a parte, ecco il mio serio ragionamento su quanto penso.

Mentre ero incinta del primo figlio, dormivo 12 ore a notte più due ore per il pisolino pomeridiano.
Uscivo quando ne avevo voglia mettendoci un attimo a prepararmi.
A volte non prendevo nemmeno la borsetta, mettevo il portafoglio e le chiavi in tasca e...via!
Facevo lunghi bagni rilassanti quando mi pareva.
Delle volte non cucinavo e mangiavo il pranzo al volo magari mentre ero fuori per commissioni.


Con l'arrivo di M. improvvisamente, senza avere il tempo di abituarmi, dormivo si e no mezz'ora consecutiva, sommando tutte queste mezz'ore, dormivo tre ore a notte.
Di giorno evitavo di dormire per poter fare le faccende di casa mentre il bimbo dormiva anche se regolarmente si svegliava e non mi faceva combinare nulla e quando avevo sonno e avrei riposato volentieri approfittando del riposino di M., era invece la volta che M. non voleva dormire.
E si sa che il poco riposo influenza negativamente sulle funzioni nervose.
Le uscite son diventate più difficoltose, per preparare sia me che M. ci mettevo mezz'ora in più, se c'era vento, pioggia, neve o troppo sole, evitavo di uscire col piccolo e quando uscivo era una costante scordarmi qualcosa a casa e ricordarmene dopo aver fatto tre piani col passeggino in spalla.
La cosa che non potevo permettermi di scordarmi era la "valigia" con tutto l'occorrente per il cambio del bebè
Per farmi una doccia in santa pace dovevo aspettare il rientro a casa di mio marito.
E quando ho cominciato a svezzare il bimbo, non potevo permettermi di mangiare per strada.

Quando è arrivata N., due anni dopo M., ormai ero abituata a non dormire più di tre ore a notte, infatti M. ha continuato a svegliarsi la notte per ciucciare il seno, e anche mentre ero incinta di N. si svegliava più volte a notte.
Il giorno non provavo nemmeno a fare il pisolino (ci avevo rinunciato quasi del tutto)
Quando uscivo, la borsa del cambio era una sola per tutti e due e quasi sempre pronta.
Se i fratellini si intratenevano l'un l'altro, potevo persino concedermi una pipì senza la compagnia.
I pranzi a casa ormai erano diventati un'abitudine, quindi nessuno sconvolgimento rispetto a quando avevo un solo figlio.
E poi N. era abituata a dormire da sola...io dovevo ancora star dietro a M.
N. ha imparato da sola un sacco di cose, sollevandomi da parecchie difficoltà

Quando è arrivata S., i fratelloni andavano già a scuola (M. in prima e N.l'ultimo anno di materna)
la notte ero abituata a non dormire benissimo (N. ha dormito nel lettone con noi fino a che non è nata S.)
Sapevo già un sacco di cose e essere mamma per la terza volta, anche se i figli son tutti diversi, è stato decisamente più semplice.
Le uscite a 4 (io e i bimbi) sono abbastanza caotiche ma le cose che mi scordo non sono maggiori delle cose che scordavo quando uscivo sola con il primo figlio.
Posso persino farmi una doccia lasciando la piccola con i fratelloni, che anche se sono tremendi, non posso negare che mi diano una mano...quando ne hanno voglia :-P

I cambiamenti subiti tra la gravidanza e il primo figlio, sono nettamente maggiorni dei cambiamenti subiti tra l'avere già due figli e l'arrivo della terza.

Ricapitolando: il primo figlio è più traumatico del terzo.
Si potrebbe dire che ci vuole più bravura a star dietro al primo figlio che al terzo ;-)

9 commenti:

  1. benvenuta nel mondo dei blogger è un piacere conoscerti. Ho letto la tua storia di allattamento, sei stata davvero tenace! Un caro saluto.

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  2. Mammolina, grazie del benvenuto.
    Si, desideravo tanto allattare, e quegli ostacoli mi hanno fatto capire che allattare non è impossibile, spero di essere di incoraggiamento e di speranza per qualche mamma che magari si trova nella condizione in cui mi son trovata io.

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  3. Ciao, io sono alla mia prima figlia e anche se mi piacerebbe averne tre ogni tanto mi domando se sono pazza, ma leggendo questo tuo post mi rincuori. Grazie

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  4. si si..per fare tre figli ci vuole un pizzico di follia..ma tranquilla, la follia arriva col primo figlio :-D

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  5. ciao miks grazie per il link al sito! sono chiaretta:)

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  6. bellissimo blog davvero...ci sai fare:))

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  7. io folle lo ero già prima della gravidanza... i nove mesi di pancione hanno contribuito all'attecchimento della pazzia e quando ho partorito la prima cosa che ho detto al medico che stava per tagliare la mia panzotta ( cesareo semi urgente, poi un giorno magari racconterò pure come è andata ) è stata: ma porca miseria e mo col cesareo quanto devo aspettare per un altro bimbo? e lui trattandomi con i guanti e credendo che stessi vaneggiando per lo stress subito prima mi ha detto, ma signora non è uscito manco questo che già pensa al secondo?...
    penso che tre sia il numero perfetto, ma almeno 2 per me è duopo!!!!!

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  8. Mi ci voleva questo post, grazie!!!!

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  9. Ciao Chiaretta!!! il link al tuo sito l'ho messo molto molto volentieri!!!
    grazie per il complimento al mio blog :-)

    @muccachicca: :-D...tanti auguri per il secondo allora!!

    @piccolalory: ^_^ ....ho solo raccontato la mia esperienza, se questo è stato utile a qualcuno ne son davvero felice!!

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Grazie per il tuo prezioso intervento

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