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domenica 14 febbraio 2010

Tra il dire e il fare c'è di mezzo... un figlio

"La TV per far star buoni i bimbi?? Mai!!! Piuttosto si legge una storia se si vuole intrattenere un bimbo! Non si molla davanti alla TV"
Queste testuali parole le ho rivolte, prima di essere mamma, a mia zia (allora mamma di un bimbo di pochi anni) che mi ha guardato come dire "facile dirlo!"

Perchè era quello che immaginavo dovesse fare una mamma col proprio bimbo... come se un bimbo avesse bisogno solo di favolette...

Ora mi vergogno solo ad averle pensate quelle cose.

Prima di diventare mamma, avevo un sacco di tempo a disposizione, se avevo a che fare con i bimbi degli altri, mi divertivo un sacco, sono una persona creativa, quindi intrattenevo i bimbi con semplici lavoretti manuali, avevo pazienza ed energie, dovute sicuramente al fatto che dormivo tutta la notte, non come ora che son otto anni che non dormo una notte intera, mi sono così abituata ai continui risvegli che l'altra notte la Pulcina si è svegliata una sola volta contro le solite tre, mentre io mi son svegliata le solite tre volte...argh
Dicevo, prima di diventare mamma vedevo tutto molto facile o meglio, fattibile ed immaginavo sarebbe stato così divertente intrattenere i miei futuri figli.
Poi basta un fagottino che pesa poco meno di 4 kg e bastano alcuni giorni in sua compagnia che ci si rende conto che la teoria va a farsi benedire, perchè la pratica e tutta un'altra storia!!

Qualche giorno fa parlavo con mia cugina (che non è mamma) di come i figli di certe persone siano davvero maleducati .
"se fossero figli miei certe cose non le permetterei" Questo sosteneva mia cugina.
"Non è così facile come si crede" ribadivo io

Lei continuava a dirmi che certe cose non le si devono permettere ai figli, che poi vengono su capricciosi e poco educati, che certi atteggiamenti dei figli son dovuti al fatto che i genitori permettono loro di fare ciò che vogliono.
E io continuavo a dirle che le sue parole erano giuste, che ciò che diceva era perfetto, che se un figlio assume certi comportamenti è dovuto quasi certamente alle incoerenze di un genitore che dice NO mille volte, ma alla fine cede con un SI e il bambino, che scemo non è, capisce subito e la volta dopo approfitta di questo punto debole del genitore.

Tutto perfettamente giusto e logico...in teoria!
Ma sfido qualunque genitore a mettere in pratica la teoria davanti ad una bimba di 5 anni che si pesta in terra perchè vuole il rossetto della mamma e continua a pestarsi dopo innumerevoli NO e piange e strilla per minuti che sembrano eterni e la suddetta mamma teme che i vicini chiamino i carabinieri.
E sempre la stessa mamma, che non ha solo una bimba capricciosa da guardare, ma ne ha altri due e la cena da preparare e la lavatrice da scaricare e la roba da stendere e mille altre cose a cui pensare aggiunte alla stanchezza di notti insonni, alla fine dice non molto gentilmente "Tieni 'stò caspita di rossetto e smettila di strillare!"
E quella mamma lo sa che non ha fatto una cosa furba, ma l'altra alternativa sarebbe stata picchiare la figlia isterica prima che isterica diventasse la stessa mamma.

Quando è nato l'Ometto (primo figlio), la vita mi si è sconvolta e quando è arrivato ad un età che bisognava intrattenerlo, il mio intento di leggergli dei libri, come avevo rimproverato a mia zia, non sempre risultava fattibile, la casa perennemente sottosopra mi lasciava uno stato d'ansia costante...ma ogni tanto mi arrendevo al disordine e mi sedevo sul divano a leggere il suo amato Giulio Coniglio con l'Ometto sulle mie gambe che indicava con le manine paffute gli uccellini, le carote, topo Tommaso, oca Caterina...
Poi c'erano i momenti in cui dovevo assolutamente darmi da fare... e il tempo per leggere non c'era... e così, mi affidavo alla TV!

Desideravo diventare mamma anche se non sapevo a cosa realmente andavo incontro...e ho scoperto che anche se non era quello che pensavo, che anche se è difficile, alla resa dei conti, ci si guadagna... e se fosse stato così tragico avere un figlio, non ne avrei di certo fatti altri due.

Un ringraziamento a l'inventore della TV... e uno particolarmente speciale a Nicoletta Costa


Questo post partecipa al

domenica 10 gennaio 2010

Come aiutare in maniera pratica una neomamma.

Una donna che ha appena partorito, ha un grande bisogno di aiuto, sia pratico che morale.
Appena si torna a casa dopo il parto, non si è proprio nel pieno delle forze e i compiti che prima si svolgevano con routine, diventano qualcosa di faticoso e pesante.
La stanchezza fisica prende il sopravento e rifare il letto la mattina non è più una cosa scontata...

In molti lo sanno ed ecco che alcuni si offrono chiedono:
"SE hai bisogno di aiuto chiamami"
Questa frase è una di quelle che più mi fa storcere il naso se riferita ad una neomamma.

Non so bene perchè, ma è difficilissimo che una neomamma vada in giro a chiedere aiuto pratico... a me è capitato di non farlo... e so che è capitato anche ad altre neomamme.
Non dico che sia giusto rifiutare un'aiuto, ma tant'è!

Io abito in Piemonte, mentre i miei parenti (tutti, sia genitori che suoceri) abitano in Sardegna.
Qui abbiamo un discreto numero di amici.
Tra gli amici "giovani" siamo stati i primi ad avere figli, mentre gli amici "maturi" hanno figli della nostra età.
Io non me la son mai sentita di chiamare nessuno di loro per farmi dare una mano.
Pensavo che loro avessero già i loro impegni e che non era il caso di chiamarli per... per cosa??
Per farmi lavare i piatti? O aiutarmi a rifare il letto?
Io che fino ad allora ero riuscita a fare tutto da sola, mi trovavo in imbarazzo a chiedere aiuto e poi "le altre ci riescono, penseranno che sia una scansafatiche"
Ecco, il giudizio, ciò che avrebbero pensato di me per una richiesta così sciocca mi faceva desistere dal chiamare qualcuno,
Ma non era solo la paura del giudizio, era anche il fatto che è avvilente chiamare qualcuno per farsi lavare i piatti.

Ogni volta che incontravo qualcuno che mi chiedeva "Se hai bisogno chiamami"
io rispondevo sfoderando un sorriso "Sei gentile, ma riesco"
RIESCO??!! Sapevo benissimo che era una menzogna, ingannavo gli altri, ma ingannavo pure me stessa e per un attimo mi illudevo fosse vero, poi tornavo a casa e mi accorgevo che non c'erano solo i piatti da lavare o i letti da fare, c'era un vero e proprio macello e io volevo, cercavo di sistemare, ma puntualmente il mio bimbo piangeva e io ero stanca e mi sentivo avvilita e sconfitta perchè non riuscivo a sistemar casa
Il mio bimbo è cresciuto, e io mi son "abituata" al caos anche se non ci convivevo molto volentieri.

Parlando con altre mamme, ho scoperto di non essere sola, che il disordine e il non riuscire a far nulla è comune a moltissime neomamme (e non solo neo).
E allora ho cominciato a domandarmi: "ma se in molte non riusciamo... e di certo in molte riceviamo la stessa offerta di aiuto da parte di conoscenti, è evidente che in molte rifiutiamo quell' aiuto... senò sarebbe ovvio non lamentarsi del problema"

I conti non mi tornavano, c'era qualcosa che non andava in coloro che offrivano aiuto.
Lasciamo stare chi non ha figli e non può sapere cosa significhi essere mamma, ma chi mamma lo è, aveva di certo passato la mia stessa situazione, sapeva cosa significava avere un bimbo piccolo e non riuscire nemmeno a farsi una doccia in santa pace.
Ma allora, perchè cavolo mi si chiedeva SE avevo bisogno di aiuto?
Avrebbero dovuto saperlo che AVEVO bisogno di aiuto!

Con l'arrivo della seconda bimba il disordine era pauroso, e le persone che continuavano a chiedermi SE avevo bisogno di aiuto c'erano ancora.... la cosa mi dava alquanto fastidio!!
Ho provato a mettere da parte il mio orgoglio e due volte ho chiesto aiuto come mi era stato proposto...risultato..una volta la persona non era disponibile ed un'altra volta dovevo lasciarle il mio bimbo ma lui non ne voleva sapere così ho fatto tutto con figlio al seguito, come avevo sempre fatto.

Però, questo ostacolo mi ha insegnato una cosa...che le mamme di bimbi piccoli, hanno un gran bisogno di aiuto!
Infatti, appena ho potuto, mi son resa utile ad una mia amica divenuta mamma da poco.

Ecco come ho fatto io... l'ho fatto pensando a come avrei voluto che facessero con me.

Qualche giorno prima ho chiamato la mia amica e le ho detto che sarei andata a trovarla per aiutarla, non le ho chiesto se potevo, perchè so che mi avrebbe risposto che non aveva bisogno, mi sono solo accertata che fosse stata in casa al mio arrivo.
Mentre il più grande era alla materna, io ho preso la mia piccolina e sono saltata sull'autobus per andar fino a casa sua.
Le ho portato un pranzo già cucinato, era solo da riscaldare.
Ho portato anche una scatola di biscotti e abbiamo preso un te, perchè penso che un the o un caffè siano una mini pausa relax che da neomamme è difficile concedersi quando si è sole.
Mentre chiacchieravamo dell'essera mamme, ho adocchiato la lavatrice e come immaginavo era carica di bucato da stendere (quante volte ho rilavato il bucato dopo tre giorni che rimaneva umido in lavatrice perchè non ero riuscita a stenderlo!!) e così le ho steso la biancheria.
L'ho aiutata a rifare il letto... difficile pure quello da fare quando si è sole e con un bimbo frignante.
L'ho aiutata a piegare un pò di bucato e a sistemare l'armadio nel quale riporlo.
Abbiamo fatto tutto mentre si parlava del più e del meno, badando ai bimbi a vicenda, quasi come fosse piacevole fare i lavori di casa.

Sono andata via felice, sapendo di aver fatto felice una mamma avendola sollevata da un pò di impegni proprio come avrei voluto che accadesse con me.

Non è così complicato aiutare una mamma se si parte dal presupposto che una mamma HA bisogno di aiuto.

Quando si vede una persona annaspare nell'acqua, mica le si chiede "mi scusi, lei che stà affogando, ha mica bisogno di aiuto?"

Ecco, una mamma con bimbi piccoli è una persona che si è avventurata in acque alte senza saper nuotare bene.
Non c'è bisogno di chiederle se ha bisogno di aiuto, la si aiuta e basta!

Ora ho tre figli, e qualcuno che mi chiede se ho bisogno di aiuto c'è ancora... forse pensano che sia figlia di wonder woman O_O
Qualcuno invece non si osa chiedere se ho bisogno e si limita a dire "ma come fai??"
Mica ci va una scienza a capire che NON faccio... non riesco a far tutto... son sola, come potrei fa tutto??
Ma ormai mi ci sono abituata, sia al disordine che al sentirmi dire certe cose.
Ma non mi abituerò mai al fatto che ci son mamme che hanno bisogno, non potrò mai essere indifferente a questo problema e lo sento un mio dovere dare una mano ad una mamma con bimbi piccoli!

venerdì 8 gennaio 2010

Non ci son più le mamme di una volta!

Non è la prima volta che sento critiche nei confronti di noi mamme moderne
Specie da persone di una certa età che lamentano del fatto che le mamme di oggi son più "sfaticate" rispetto a quando le nostre nonne erano giovani madri.
Le critiche variano dal "non avete più pazienza" al "volete fare troppe cose".
Insomma, per una gran parte di "mamme mature", noi madri giovani siamo viziate e ci lamentiamo troppo.

Non posso negare che ci lamentiamo...anzi, mi metto in prima persona, non posso negare che io mi lamenti spesso e volentieri, ma son convinta che dietro ad ogni disagio c'è sempre un motivo.

E così mi son messa seriamente in discussione e mi son chiesta, ma come caspita faceva mia madre? Io non la ricordo così sclerata come lo sono io, cos'ho che non va??

Quando mia madre aveva me e mio fratello piccoli, lavorava in fabbrica.
La mattina ci accompagnava a casa dei miei nonni (che erano custodi della fabbrica in cui lavorava) li, aspettavamo lo scuolabus, finita la scuola tornavamo con lo scuolabus a casa di mia nonna che ci faceva pranzare e il pomeriggio potevamo giocare nell'immenso parcheggio della fabbrica.
Quando mia madre finiva di lavorare ci portava a casa, avevamo un cortile e spesso giocavamo fuori con l'amichetto vicino di casa.
Mia madre aveva quindi il tempo di sistemare casa senza nessuno in giro.

Facendo due salti nel passato, c'è mia bisnonna, mamma di dieci figli sopravvissuta con tutta la sua numerosa famiglia alla seconda guerra mondiale.
La prima figlia di mia bisnonna è mia nonna (so queste cose grazie ai suoi racconti).
Mia bisnonna ha avuto un figlio ogni anno e mezzo, all'età di 5 anni mia nonna aveva già tre fratellini che doveva accudire, mia bisnonna era stanca visto che la notte non si riposava abbastanza perchè doveva allattare, e così spettava alla figlia maggiore dare una mano, anche se la figlia in questione avev appena 5 anni.
Le case a quel tempo non erano ammobiliate come le nostre moderne case, da pulire non c'era tantissimo... e purtroppo manco da cucinare c'era molto.
Dopo pranzo mia bisnonna si riposava e mia nonna lavava i pannolini dei fratellini mentre loro giocavano tranquilli in strada!!!
Non c'era la lavatrice, ma non c'erano nemmeno tutti i vestiti che abbiamo ora, uno per tutta la settimana e uno per la domenica.
Mia nonna è andata a scuola fino alla 5° elementare (poi ha lasciato per via della guerra).
Andava rigorosamente a piedi e da sola portando con se i fratelli che man mano andavano a scuola

Ora torniamo nel presente:
Io ho tre bambini (pochi a confronto dei dieci figli di mia bisnonna) mi danno da lavare due lavatrici al giorno, che vanno pretrattate, caricate, scaricate, stese e stirate.
Ho una casa modestissima ma va pulita tutti i giorni, se salto un giorno, pare che sia esploso un'ordigno nucleare!
Il giorno passa veloce tra commissioni, pranzo, lavoro e quando il pomeriggio vado a prendere i bimbi a scuola e penso, "ora torno a casa e mi metto a sistemare un pò" ecco che ci sono i compiti da fare, troppi... esageratamente troppi... sempre di più, manco dovessero prendere la laurea in 3° elementare!
E dopo i compiti, finalmente posso sistemare mentre i bimbi giocano... ILLUSA!!
Sfido chiunque a sistemar casa urlando di continuo a due bimbi che litigano per ogni cretinata... Mi verrebbe voglia di mandarli in strada a giocare, cosa che, al giorno d'oggi è impensabile!!
E tra un urlo e l'altro, s'è fatta ora di metter su la cena ricordandosi che X mangia la pasta in bianco, Y in rosso e Z in verde, X non vuole la cipolla, Y non vuole la carota e Z non mangia gli spaghetti... mille pentole per una cena... e pure senza lavastoviglie!!

Ecco, mi fa incavolare quando sento certi commenti rivolti ad una mamma che sgrida il figlio dicendogli di non buttarsi a terra perchè si sporca.
"perchè, non ce l'ha la lavatrice?..ha, le mamme di oggi..."
Fosse la lavatrice a sollevarci da tutti gli incarichi che abbiamo, me ne comprerei due!

Ora, io non metto in dubbio che mia bisnonna non abbia avuto una vita difficile, ma non credo di averla molto semplice nemmeno io solo perchè in casa ho la lavatrice, e non mi sento una "perditempo" solo perchè trascorro qualche ora davanti al pc per prendere una boccata d'aria dalla vita frenetica.

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