Prima di avere figli mi concedevo un giorno alla settimana per coccolarmi.
Nulla di speciale, non andavo in una beauty farm, mi bastava un bel bagno rilassante con sali profumati o, le mie preferite, le perle da bagno con olii essenziali, una maschera purificante, un tonico astringente, crema profumata per il corpo...
Sapevo quando entravo in bagno, ma non sapevo quando sarei uscita :-P
Dopo aver avuto il primo figlio ho cominciato a trascurarmi, mi era difficile entrare in bagno pure per fare la pipì in santa pace, figuriamoci per fare un bagno rilassante e non ho certo migliorato con l'arrivo della seconda.
Un giorno, chiacchierando con mia zia, lei ha un salone, è parrucchiera, mi disse:
"Dovresti curarti di più, metterti un filo di trucco, staresti meglio!"
Io risposi sicura e pure un po' stizzita "ma chi c'ha tempo di truccarsi??!!.. e poi, che faccio, mi metto il rossetto per portare i bimbi a scuola??...son sempre di corsa, per 5 minuti fuori casa non ne vale la pena"
Andai via dal negozio consapevole che ciò che avevo detto era solo una scusa.
Il giorno dopo, prima di uscire di casa per accompagnare i bimbi a scuola mi misi un filo di rossetto e un pò di fard...1 minuto al massimo... era vero...stavo decisamente meglio che con la faccia plissettata dal cuscino.
Era bastato pochissimo!!
Spesso noi mamme ci trascuriamo fisicamente, e questo si ripercuote anche sullo stato d'animo.
Sistemarsi un pochino migliora l'umore, coccolarsi senza spendere chissà quale tempo, ci tira su il morale.
Ci son cose, emozioni, sensazioni, stati d'animo, gioie, disagi, paure, che appartengono alle mamme e che solo con altre mamme si possono condividere avendo la certezza di essere comprese.
domenica 31 gennaio 2010
venerdì 29 gennaio 2010
Come pulire il biberon [il metodo della nonna]
Pulire il biberon è un'impresa non sempre facile.
A parte la normale disinfezione, il problema è rimuovere residui di latte o tisane dall'angolo sul fondo o peggio ancora, in quei biberon dalle forme strane, in tutti quegli angoli posizionati in punti inaccessibile persino dallo scovolino.
A voglia a lasciarlo ore in ammollo in acqua e amuchina, a voglia farlo bollire, i punti di cui sopra, rimangono sempre inaccessibili!!
Stanca di contorcermi più dello scovolino, mi ricordai quando da bambina mia mamma puliva le bottiglie di vetro col sale grosso.
Mi son detta, se funzionava per le bottiglie, perchè non dovrebbe funzionare per i biberon??
Detto fatto, ho gettato due belle cucchiaiate di sale grosso da cucina dentro il biberon vuoto, ho chiuso con la sua ghiera, una bella shekerata e.... splendente e senza traccia di odori sgradevoli!!!
Il sale aveva portato via tutto!!
Nulla di più semplice quindi, bastano due cucchiai di sale grosso (quello che si usa per l'acqua della pasta per intenderci) versato dentro il biberon vuoto(non aggiungere ne acqua ne detersivo) una bella shekerata e il gioco è fatto.
Provare per credere ;-)
A parte la normale disinfezione, il problema è rimuovere residui di latte o tisane dall'angolo sul fondo o peggio ancora, in quei biberon dalle forme strane, in tutti quegli angoli posizionati in punti inaccessibile persino dallo scovolino.
A voglia a lasciarlo ore in ammollo in acqua e amuchina, a voglia farlo bollire, i punti di cui sopra, rimangono sempre inaccessibili!!
Stanca di contorcermi più dello scovolino, mi ricordai quando da bambina mia mamma puliva le bottiglie di vetro col sale grosso.
Mi son detta, se funzionava per le bottiglie, perchè non dovrebbe funzionare per i biberon??
Detto fatto, ho gettato due belle cucchiaiate di sale grosso da cucina dentro il biberon vuoto, ho chiuso con la sua ghiera, una bella shekerata e.... splendente e senza traccia di odori sgradevoli!!!
Il sale aveva portato via tutto!!
Nulla di più semplice quindi, bastano due cucchiai di sale grosso (quello che si usa per l'acqua della pasta per intenderci) versato dentro il biberon vuoto(non aggiungere ne acqua ne detersivo) una bella shekerata e il gioco è fatto.
Provare per credere ;-)
lunedì 25 gennaio 2010
Il terribile drago sputafuoco
Qualche mese fa l'ometto (8 anni 3^ elementare) aveva un compito per casa, inventare una storia con determinate caratteristiche.
Lui da rude "ometto", pensava ad una favola con tanto di drago trafitto da terribile spada... l'ho aiutato ad addolcire un pochino la storia, ed è venuta fuori questa:
Il terribile drago sputa fuoco
Cera una volta un re, abitava in un grande castello circondato da un fitto bosco.
Il re e gli abitanti del castello erano persone tranquille, ma la loro tranquillità era minata dagli attacchi di un terribile nemico, infatti nel bosco abitava un drago che di tanto in tanto usciva sputando fuoco a destra e a manca terrorizzando tutti gli abitanti del castello che urlavano a squarciagola dalla paura riuscendo a spaventare il mostro che scappava di nuovo nel bosco.
Ma la calma durava pochi giorni, trascorsi i quali, il drago sputa fuoco tornava allo scoperto più fiammeggiante di prima.
La situazione era diventata insostenibile, il re decise quindi di prendere provvedimenti e mandò il suo soldato più coraggioso a sconfiggere il terribile nemico.
Il soldato si preparò in previsione del successivo attacco, sellò il suo fido destriero, affilò la sua spada e appena udì i pesanti passi del drago avvicinarsi al castello, corse al galoppo sguainando la spada verso il drago.
Tutti era in silenzio all’interno del castello aspettando il ritorno del prode vincitore con l’ambito trofeo.
Dopo pochi minuti ecco sentire in lontananza il trotto di un cavalo, era il soldato che rientrava a castello.
Tutti pensavano che fosse un grande eroe, in poco tempo aveva eliminato il nemico, invece, il soldato entrò nel castello a mani vuote e per giunta con una strana richiesta:
“Del miele presto!”
“Miele? Che ci fa un coraggioso cavaliere con il miele?” Pensò fra se il re che si fidava del suo miglior soldato
“Mi serve tanto miele, tantissimo miele, una enorme quantità di miele” disse affannato il soldato che pareva avesse gran fretta.
Il re dubbioso chiese “vuoi catturare il drago incollandolo col miele?!”
“Catturare?. No no, non voglio catturare quella povera creatura”
Il re e gli abitanti del castello rimasero allibiti davanti ad una tale affermazione.
“Il drago ha la tosse!” spiegò il soldato
“E’ per questo che sputa fuoco, ad ogni colpo di tosse un’incontrollata fiammata esce dalla sua bocca, lui si avvicinava al castello per chiedervi aiuto, ma le vostre urla lo spaventavano così tanto che tornava nel bosco tremante”
Il re capì il problema e ordinò ad ogni abitante del castello di donare un vasetto di miele per il drago, il soldato ne riempì un’enorme botte e la portò al dragò che poté finalmente curare la sua tosse.
E così tutti, abitanti del castello e drago, vissero per sempre felici e contenti.
qui si parla di
altre cose,
cose da bimbi,
favole,
Ometto
L'anatomia è un'opinione :-)
Tempo fa, quando ancora ero solo sorella, stavo insegnando alla mia sorellina (quattordici anni più piccola di me) le varie parti del corpo
"dov'è la bocca?"
lei, con le sue mani paffute la indicava mettendo le labbra a cuoricino
"dove sono gli occhietti?"
I suoi piccoli indici andavano dritti sugli occhi che chiudeva strizzandoli.
Dopo una serie di parti semplici, ho cominciato con quelle difficili
"dov'è la clavicola?"
ovviamente lei non sapendolo rimaneva in attesa di delucidazioni
"dov'è l'intestino?"
e lei sicura come l'avesse sempre saputo... si mise le manine sulla testa
io dissi "nooo....non è li, è qui" portando la sua manina sulla pancia
ma lei continuava ad insister con la testa...dopo un pò capii il perchè
L' inTESTINO si trova, per un qualunque bimbo di due anni, in-TESTA.
La cosa mi fece sorridere...e volli ripetere "l'esperimento" quando divenni mamma... feci infatti lo stesso gioco al mio bimbo duenne... stesso gioco, stesso risultato :-D
"dov'è la bocca?"
lei, con le sue mani paffute la indicava mettendo le labbra a cuoricino
"dove sono gli occhietti?"
I suoi piccoli indici andavano dritti sugli occhi che chiudeva strizzandoli.
Dopo una serie di parti semplici, ho cominciato con quelle difficili
"dov'è la clavicola?"
ovviamente lei non sapendolo rimaneva in attesa di delucidazioni
"dov'è l'intestino?"
e lei sicura come l'avesse sempre saputo... si mise le manine sulla testa
io dissi "nooo....non è li, è qui" portando la sua manina sulla pancia
ma lei continuava ad insister con la testa...dopo un pò capii il perchè
L' inTESTINO si trova, per un qualunque bimbo di due anni, in-TESTA.
La cosa mi fece sorridere...e volli ripetere "l'esperimento" quando divenni mamma... feci infatti lo stesso gioco al mio bimbo duenne... stesso gioco, stesso risultato :-D
venerdì 22 gennaio 2010
Dopo quanti giorni arriva la montata lattea?
Non c'è un tempo prestabilito, di solito non avviene il primo giorno del parto.
Possono passere due o tre giorni, come anche una settimana o dieci giorni.
Per essere sicure che arrivi la montata lattea è buono fare due cose:
-Non scoraggiarsi se non esce abbastanza latte nei primi giorni.
-Attaccare il bebè il più possibile!
Una mamma che ha appena partorito è molto sensibile e ansiosa, e potrebbe essere normale che si preoccupi nel vedere il seno rimanere "asciutto".
Senza farsi prendere da ansie inutili, attaccare il neonato possibilmente subito dopo il parto, sempre che mamma e figlio stiano fisicamente bene.
Anche dopo un taglio cesareo, appena la mamma si riprende dall'anestesia, magari facendosi aiutare da qualcuno (la ferita potrebbe limitare i movimenti per prendere in braccio il bebè), può attaccare il proprio bimbo senza nessuna controindicazione.
I primi giorni dal parto uscirà dal seno il colostro, è un "latte" più denso e appiccicoso.
L'arrivo della montata lattea, quando il seno diventa turgido e gonfio, non è identico per tutte le mamme, e non è identico nemmeno per tutti i parti.
Al mio primo figlio, ho avuto una montata lattea da manuale, al terzo giorno, il seno mi si è gonfiato e perdevo latte in abbondanza.
Per la seconda figlia è arrivata persino prima, pensavo fosse così anche dopo il terzo parto, il terzo giorno aspettavo di sentirmi il seno teso, invece nulla, il seno mi si è riempito poco per volta in maniera più graduale, quasi non mi sono accorta di aver avuto la montata lattea.
Quindi, allattate senza ansie, il più possibile e facendovi aiutare in caso di incertezze sull'attaccamento del bimbo al seno.
Possono passere due o tre giorni, come anche una settimana o dieci giorni.
Per essere sicure che arrivi la montata lattea è buono fare due cose:
-Non scoraggiarsi se non esce abbastanza latte nei primi giorni.
-Attaccare il bebè il più possibile!
Una mamma che ha appena partorito è molto sensibile e ansiosa, e potrebbe essere normale che si preoccupi nel vedere il seno rimanere "asciutto".
Senza farsi prendere da ansie inutili, attaccare il neonato possibilmente subito dopo il parto, sempre che mamma e figlio stiano fisicamente bene.
Anche dopo un taglio cesareo, appena la mamma si riprende dall'anestesia, magari facendosi aiutare da qualcuno (la ferita potrebbe limitare i movimenti per prendere in braccio il bebè), può attaccare il proprio bimbo senza nessuna controindicazione.
I primi giorni dal parto uscirà dal seno il colostro, è un "latte" più denso e appiccicoso.
L'arrivo della montata lattea, quando il seno diventa turgido e gonfio, non è identico per tutte le mamme, e non è identico nemmeno per tutti i parti.
Al mio primo figlio, ho avuto una montata lattea da manuale, al terzo giorno, il seno mi si è gonfiato e perdevo latte in abbondanza.
Per la seconda figlia è arrivata persino prima, pensavo fosse così anche dopo il terzo parto, il terzo giorno aspettavo di sentirmi il seno teso, invece nulla, il seno mi si è riempito poco per volta in maniera più graduale, quasi non mi sono accorta di aver avuto la montata lattea.
Quindi, allattate senza ansie, il più possibile e facendovi aiutare in caso di incertezze sull'attaccamento del bimbo al seno.
martedì 19 gennaio 2010
Il body si è "sbottonato"...
Vi è mai capitato che sia saltato via un bottone dal cavallo del body del vostro bimbo?? A me un sacco di volte... ed è capitato anche alla mamma che mi ha portato questo body da aggiustare (io faccio la sarta) Questa mamma probabilmente non sapeva che basta pochissimo a sistemare questo problema per recuperare un body ancora nuovo ma inutilizzabile! Purtroppo i bottoni originali non sono cuciti, ma pinzati nel tessuto ed una volta staccati, non si posso più riattaccare. Con questo escamotage possiamo comunque avere un ottimo risultato! Nulla di più semplice, andate in merceria e prendete dei bottoni a pressione in metallo, portatevi dietro il body per cercare la misura adatta e sostituite la parte che è saltata via cucendo al suo posto il nuovo bottoncino. Se si è staccata una sola parte del bottone e la sostituite, non buttate via l'altra metà del bottoncino che avete comprato, potrebbe servirvi nel caso in cui si stacchi dal body una parte simile.
lunedì 18 gennaio 2010
La pappa a cubetti
Non avendo moltissimo tempo a disposizione per preparare il brodo "fresco" tutti i giorni, per lo svezzamento della pulcina (la terza figlia) avevo adottato un metodo che ho trovato comodissimo per preparare una pappa sana in pochi minuti.
Una volta ogni due settimane circa, preparavo un pentolone di brodo di verdure.
Nell'acqua ancora fredda mettevo le verdure tagliate a pezzi piuttosto grandi: carote, zucchine, patate, finocchio, sedano, una piccola cipolla, qualche fiore di cavolfiore..etc..
Lasciavo bollire un'ora circa, poi separavo le verdure per tipo e le omogeneizzavo mettendole nel baby pappa aggiungendo l'acqua di cottura in modo da renderle più licquide.
Versavo i passati, aiutandomi con un imbuto, dentro i sacchetti usa e getta per fare i ghiacciolio.
Preparavo così dei sacchetti di sola carota, di sola patata, di solo finocchio..etcc
Solitamente, dopo aver riempito un sacchetto mi avanzava qualche cucchiaiata di passato che non bastava a riempirne un'altro per intero e così creavo degli "abbinamenti": carota e patata, finocchio e cavolfiore, fagiolini e sedano ...
chiudevo i sacchetti e attaccavo un etticheta per riconoscerne il contenuto e poi surgelavo.
All'occorrenza prendevo alcuni cubetti di passata e li facevo sciogliere nell'acqua bollente da usare per fare la pappa. Un cubetto equivale a un cucchiaio circa di passato.
Aggiungevo anche la carne preparata allo stesso modo, cioè, la cuocevo al vapore nel baby pappa e poi la omogeneizzavo aggiungendo un pò d'acqua, questa però la pesavo (40gr circa) e la confezionavo in piccoli pacchetti con la pellicola trasparente.
Se avete l'abitudine di preparare il brodo quotidianamente, potreste comunque usare questo "trucco" per le emergenze... se rientrate a casa tardi, se dovete portare il bimbo dalla nonna e non avete fatto in tempo a preparare la pappa, se lasciate il vostro bimbo alla babysitter...insomma, potete essere sicure di dare a vostro figlio del cibo preparato da voi anche se conservato, infatti il congelamento è un ottimo metodo di conservazione.
Una volta ogni due settimane circa, preparavo un pentolone di brodo di verdure.
Nell'acqua ancora fredda mettevo le verdure tagliate a pezzi piuttosto grandi: carote, zucchine, patate, finocchio, sedano, una piccola cipolla, qualche fiore di cavolfiore..etc..
Lasciavo bollire un'ora circa, poi separavo le verdure per tipo e le omogeneizzavo mettendole nel baby pappa aggiungendo l'acqua di cottura in modo da renderle più licquide.
Versavo i passati, aiutandomi con un imbuto, dentro i sacchetti usa e getta per fare i ghiacciolio.
Preparavo così dei sacchetti di sola carota, di sola patata, di solo finocchio..etcc
Solitamente, dopo aver riempito un sacchetto mi avanzava qualche cucchiaiata di passato che non bastava a riempirne un'altro per intero e così creavo degli "abbinamenti": carota e patata, finocchio e cavolfiore, fagiolini e sedano ...
chiudevo i sacchetti e attaccavo un etticheta per riconoscerne il contenuto e poi surgelavo.
All'occorrenza prendevo alcuni cubetti di passata e li facevo sciogliere nell'acqua bollente da usare per fare la pappa. Un cubetto equivale a un cucchiaio circa di passato.
Aggiungevo anche la carne preparata allo stesso modo, cioè, la cuocevo al vapore nel baby pappa e poi la omogeneizzavo aggiungendo un pò d'acqua, questa però la pesavo (40gr circa) e la confezionavo in piccoli pacchetti con la pellicola trasparente.
Se avete l'abitudine di preparare il brodo quotidianamente, potreste comunque usare questo "trucco" per le emergenze... se rientrate a casa tardi, se dovete portare il bimbo dalla nonna e non avete fatto in tempo a preparare la pappa, se lasciate il vostro bimbo alla babysitter...insomma, potete essere sicure di dare a vostro figlio del cibo preparato da voi anche se conservato, infatti il congelamento è un ottimo metodo di conservazione.
venerdì 15 gennaio 2010
E' possibile rimanere incinta durante l'allattamento?
SI, è possibile!
Non so bene da dove derivi la "diceria" che nel periodo in cui si allatta al seno, non si rimanga incinta, stà di fatto che è falso.
Ho allattato il mio primo figlio per circa 16 mesi, e ho smesso di allattare proprio quando ho saputo di essere incinta! :-)
Allattavo circa tre volte durante il giorno e praticamente tutta la notte, quindi avevo ancora tanto latte.
Sapevo benissimo di essere a "rischio" gravidanza, Non usavo l'allattamento come anticoncezionale, io e mio marito volevamo avere un'altro bimbo quindi i nostri rapporti erano appositamente non protetti.
Racconto la mia esperienza per mettere in guardia le donne che pensano di essere "immuni" da gravidanze solo perchè allattano.
Sappiate che non è così ;-)
Se non desiderate una gravidanza, usate delle precauzioni anche durante l'allattamento, esistono persino delle pillole anticoncezionali utilizzabili in allattamento, consultate il vostro ginecologo o medico di famiglia e certamente troverete la soluzione migliore.
C'è poi un'altra diceria a riguardo dell'allattamento in gravidanza, c'è chi dice che le donne incinte non possono continuare ad allattare perchè il latte diventa cattivo.
In realtà, il latte non cambia assolutamente, l'unica controindicazione è che la suzione al seno provoca contrazioni uterine che potrebbero quindi compromettere la gravidanza.
Quindi, se una donna è soggetta ad aborti spontanei, sarebbe opportuno interrompere l'allattamento qualora rimanesse incinta.
giovedì 14 gennaio 2010
La borsetta ideale della mamma: cosa non deve mai mancare
Ricordo, prima di avere figli, di aver avuto borse minuscole, con lo spazio giusto per il portafoglio, minuscolo anch'esso.
Da quando sono mamma rincorro la borsa ideale, che sarebbe molto simile a quella di MaryPoppins ma che non ho ancora capito in quale negozio si possa trovare.
E così, in attesa che qualche erede della Poppins la metta in vendita su ebay, utilizzo borse capienti che riempio di ogni cosa, ma che regolarmente, quando esco di casa, ne manca sempre un pezzo...proprio quello che più mi serviva!!
Ho un'idea ben precisa su come e cosa dovrebbe contenere la borsa di una mamma... il problema è che son sempre troppo di fretta e troppo disordinata per averne una perfetta, quando aggiusterò questi due dettagli, potrò dire di avere una vera borsa mammesca!!
Intanto comincio a scrivere il "Vademecum della Perfetta Borsa da Mamma":
La borsa di una mamma deve essere capiente, non tanto per poter contenere comodamente gli oggetti indispensabili che vi sono all'interno, ma per poterci infilare eventuali bambole/macchine che, puntualmente, i nostri figli si portano appresso quando si esce, lo fanno nonostante abbiamo detto loro di non portarsi nulla perchè tanto, alla fine, dovremmo tenerli NOI quegli ingombranti giochi, ma che loro, furbi come pochi, con vocina suadente ci convincono: "dai mammina, ti prometto che lo tengo io il mio giochino" e dopo esserci allontanati esattamente due metri dal portone di casa... "mamma, me lo tieni tu??!"
Ecco che la borsa capiente è indispensabile se volgiamo avere le mani libere da giochi di ogni genere!
Deve avere una tasca con cerniera per riporre chiavi di casa, cellulare e portafoglio che regolarmente, in mezzo al marasma senza fondo che è la nostra borsa, si perdono diventando irraggiungibili, irrecuperabili, al limite della denuncia per smarrimento!
Mettendo queste cose in "separata sede" si potranno trovare con facilità senza che al supermercato, al momento del pagamento della spesa, facciamo della mensolina della cassa, un bazzar a cielo aperto delle nostre cose nella disperata ricerca del portafoglio; senza che nostro marito ci dia per disperse se, chiamandoci mille volte al cellulare, non rispondiamo perchèimpssibilitate a trovarlo o a sentirlo; senza rimanere sotto la pioggia con i bimbi che sguazzano nelle pozzanghere in attesa che la mamma trovi quelle benedette chiavi che "eppure erano qui, accidenti!!"
Nella borsa ideale non devono mancare assolutamente:
Alcuni cerotti, meglio se tenuti in un taschino a parte o nel portafoglio, perchè si sa che basta un taglietto per rendere moribondi i nostri bimbi e basta un miracoloso cerotto per far passare ogni male, persino il mal di pancia!
Ciuccio di riserva, protetto dall'apposito copricuccio, o chiuso in un sacchettino da freezer, perchè di ciucci non se ne hanno mai abbastanza e quando la notte il nostro bimbo si sveglia e non troviamo il ciuccio...sapiamo che ce n'è uno sempre ben conservato in borsa ;-)
Due pacchetti di fazzolettini di carta, ovviamente, al momento del bisogno uno lo troveremo regolarmente vuoto, il primo che prenderemo! Meno male che in borsa ne abbiamo messo due!!
Qualche caramella per far stare buoni i nostri cuccioli se siamo in una sala d'aspetto o come deterrente per le vecchiette che, tirando fuori le famigerate caramelle alla menta tenute in borsa chissà quanti milioni di anni, vorrebbero offrirla ai nostri bimbi, ma noi veloci come la lingua di un rana che acchiappa la mosca diremo tirando fuori dalla nostra super borsa "no grazie, ho le sue gommose proprio qui!"
Una penna e una vecchia agendina perchè, sempre nella sala d'aspetto citata poc'anzi, dopo che la caramella ha finito il suo effetto, i bimbi ci diranno "mamma mi sto annoiando" ed ecco che tireremo fuori l'incantevole penna con tanto di vecchia agendina che piace molto ai nostri bimbi e staranno buoni ancora un po'!
Ma Attenzione!! Il numero di penne e di agende si dovrà adeguare al numero di figli che, in caso contrario, litigheranno all'inverosimile se diamo il suddetto materiale ad uno e non all'altro pentendoci amaramente di avercela messa quella maledetta agendina con relativa penna!
Qualcosa da mangiare, anche se il cibo ideale da borsa è ancora cosa da definire.
Quelli che noi reputiamo pratici Crekers, si potrebbero rivelare bombe ad orologeria. se per caso non vengono mangiati il primo giorno che si trovano in borsa, è certo che li troveremo polverizzati il giorno seguente, e se non abbiamo l'accortezza di toglierli nemmeno da polverizzati, è sicuro che il pacchetto si aprirà sparpagliandosi allegramente dentro la borsa ritrovando briciole in ogni oggetto contenuto in essa, dal porta monete alla batteria del cellulare!
E dopo il cibo, non può mancare l'acqua, perchè sfido chiunque, dopo essere stato imbottito di caramelle e creker polverizzati, a non avere sete.
Se nel viale del vostro paese spuntano fontanelle ad ogni incrocio, è sufficiente avere un bicchiere in plastica rigida ed il gioco è fatto, disseterete a più riprese tutta la tribù, altrimenti è indispensabile una bottiglietta d'acqua, raccomandandosi col primo che beve di non sputarci dentro i crekers e di lasciare un po' d'acqua anche per il secondo!
Credo di non aver scordato nulla in questo vademecum, ora non mi resta che esercitarmi a metterlo in pratica!
Da quando sono mamma rincorro la borsa ideale, che sarebbe molto simile a quella di MaryPoppins ma che non ho ancora capito in quale negozio si possa trovare.
E così, in attesa che qualche erede della Poppins la metta in vendita su ebay, utilizzo borse capienti che riempio di ogni cosa, ma che regolarmente, quando esco di casa, ne manca sempre un pezzo...proprio quello che più mi serviva!!
Ho un'idea ben precisa su come e cosa dovrebbe contenere la borsa di una mamma... il problema è che son sempre troppo di fretta e troppo disordinata per averne una perfetta, quando aggiusterò questi due dettagli, potrò dire di avere una vera borsa mammesca!!
Intanto comincio a scrivere il "Vademecum della Perfetta Borsa da Mamma":
La borsa di una mamma deve essere capiente, non tanto per poter contenere comodamente gli oggetti indispensabili che vi sono all'interno, ma per poterci infilare eventuali bambole/macchine che, puntualmente, i nostri figli si portano appresso quando si esce, lo fanno nonostante abbiamo detto loro di non portarsi nulla perchè tanto, alla fine, dovremmo tenerli NOI quegli ingombranti giochi, ma che loro, furbi come pochi, con vocina suadente ci convincono: "dai mammina, ti prometto che lo tengo io il mio giochino" e dopo esserci allontanati esattamente due metri dal portone di casa... "mamma, me lo tieni tu??!"
Ecco che la borsa capiente è indispensabile se volgiamo avere le mani libere da giochi di ogni genere!
Deve avere una tasca con cerniera per riporre chiavi di casa, cellulare e portafoglio che regolarmente, in mezzo al marasma senza fondo che è la nostra borsa, si perdono diventando irraggiungibili, irrecuperabili, al limite della denuncia per smarrimento!
Mettendo queste cose in "separata sede" si potranno trovare con facilità senza che al supermercato, al momento del pagamento della spesa, facciamo della mensolina della cassa, un bazzar a cielo aperto delle nostre cose nella disperata ricerca del portafoglio; senza che nostro marito ci dia per disperse se, chiamandoci mille volte al cellulare, non rispondiamo perchèimpssibilitate a trovarlo o a sentirlo; senza rimanere sotto la pioggia con i bimbi che sguazzano nelle pozzanghere in attesa che la mamma trovi quelle benedette chiavi che "eppure erano qui, accidenti!!"
Nella borsa ideale non devono mancare assolutamente:
Alcuni cerotti, meglio se tenuti in un taschino a parte o nel portafoglio, perchè si sa che basta un taglietto per rendere moribondi i nostri bimbi e basta un miracoloso cerotto per far passare ogni male, persino il mal di pancia!
Ciuccio di riserva, protetto dall'apposito copricuccio, o chiuso in un sacchettino da freezer, perchè di ciucci non se ne hanno mai abbastanza e quando la notte il nostro bimbo si sveglia e non troviamo il ciuccio...sapiamo che ce n'è uno sempre ben conservato in borsa ;-)
Due pacchetti di fazzolettini di carta, ovviamente, al momento del bisogno uno lo troveremo regolarmente vuoto, il primo che prenderemo! Meno male che in borsa ne abbiamo messo due!!
Qualche caramella per far stare buoni i nostri cuccioli se siamo in una sala d'aspetto o come deterrente per le vecchiette che, tirando fuori le famigerate caramelle alla menta tenute in borsa chissà quanti milioni di anni, vorrebbero offrirla ai nostri bimbi, ma noi veloci come la lingua di un rana che acchiappa la mosca diremo tirando fuori dalla nostra super borsa "no grazie, ho le sue gommose proprio qui!"
Una penna e una vecchia agendina perchè, sempre nella sala d'aspetto citata poc'anzi, dopo che la caramella ha finito il suo effetto, i bimbi ci diranno "mamma mi sto annoiando" ed ecco che tireremo fuori l'incantevole penna con tanto di vecchia agendina che piace molto ai nostri bimbi e staranno buoni ancora un po'!
Ma Attenzione!! Il numero di penne e di agende si dovrà adeguare al numero di figli che, in caso contrario, litigheranno all'inverosimile se diamo il suddetto materiale ad uno e non all'altro pentendoci amaramente di avercela messa quella maledetta agendina con relativa penna!
Qualcosa da mangiare, anche se il cibo ideale da borsa è ancora cosa da definire.
Quelli che noi reputiamo pratici Crekers, si potrebbero rivelare bombe ad orologeria. se per caso non vengono mangiati il primo giorno che si trovano in borsa, è certo che li troveremo polverizzati il giorno seguente, e se non abbiamo l'accortezza di toglierli nemmeno da polverizzati, è sicuro che il pacchetto si aprirà sparpagliandosi allegramente dentro la borsa ritrovando briciole in ogni oggetto contenuto in essa, dal porta monete alla batteria del cellulare!
E dopo il cibo, non può mancare l'acqua, perchè sfido chiunque, dopo essere stato imbottito di caramelle e creker polverizzati, a non avere sete.
Se nel viale del vostro paese spuntano fontanelle ad ogni incrocio, è sufficiente avere un bicchiere in plastica rigida ed il gioco è fatto, disseterete a più riprese tutta la tribù, altrimenti è indispensabile una bottiglietta d'acqua, raccomandandosi col primo che beve di non sputarci dentro i crekers e di lasciare un po' d'acqua anche per il secondo!
Credo di non aver scordato nulla in questo vademecum, ora non mi resta che esercitarmi a metterlo in pratica!
lunedì 11 gennaio 2010
Zelig family
Ho tre bimbi, un ometto di 8 anni, una principessa di 6 anni e una pulcina di 18 mesi.
Questi tre monelli mi danno non poco da fare...ma i sorrisi e le risate che mi strappano, compensano alla grande le arrabbiature.
Ho raccolto alcune chicche:
L'ometto: "mamma, ma la "i lunga" quanto è lunga??
O+P"Mamma, oggi ci porti in piazza??"
io "certo!"
O+P "ma ce lo prometti!!!"
io "Si, va bene!"
O+P "ma ci porti anche se hai mal di testa!!"
io "eh vabbè.....e se stò per morire??"
O+P "allora ci porta papà!"
L'ometto: "mamma, i pinguini vivono al polo nord giusto?? e li fa molto freddo!!...ecco perché camminano in quel modo!"
Ometto: "mamma come si fa il pesto?"
io: "con il mortaio"
Ometto: "ma quello che usava papà da militare??"
la principessa incantata con una cantilena: "i-com-pi-ti-i-com-pi-ti-i-com-pi-ti-i-com-pi-ti-i-com-pi-ti"
l'ometto: "BASTAAA!! Mi fai venire voglia di fare i compiti!"
io: "Bambini, raccogliete i giochi"
O: "tu raccogli quei giochi e io gli altri"
P: "no!"
O: "si!"
P: "nooo!"
O: "siiiiiii!"
io: "E basta!!!...ma è possibile che litighiate per ogni stupidagine!!!"
P: "si!"
O: "noo!"
P: "siiiiiii!"
O: "nooooooo!"
P: "siiiiii!"
O: "nooooooooo!"
io -_-
la pulcina (a 9 mesi): "e dada..data..tatata...eda..dadatata..da..dadada"
l'ometto (7 anni e mezzo): "stà parlando in piccolese"
Questi tre monelli mi danno non poco da fare...ma i sorrisi e le risate che mi strappano, compensano alla grande le arrabbiature.
Ho raccolto alcune chicche:
L'ometto: "mamma, ma la "i lunga" quanto è lunga??
O+P"Mamma, oggi ci porti in piazza??"
io "certo!"
O+P "ma ce lo prometti!!!"
io "Si, va bene!"
O+P "ma ci porti anche se hai mal di testa!!"
io "eh vabbè.....e se stò per morire??"
O+P "allora ci porta papà!"
L'ometto: "mamma, i pinguini vivono al polo nord giusto?? e li fa molto freddo!!...ecco perché camminano in quel modo!"
Ometto: "mamma come si fa il pesto?"
io: "con il mortaio"
Ometto: "ma quello che usava papà da militare??"
la principessa incantata con una cantilena: "i-com-pi-ti-i-com-pi-ti-i-com-pi-ti-i-com-pi-ti-i-com-pi-ti"
l'ometto: "BASTAAA!! Mi fai venire voglia di fare i compiti!"
io: "Bambini, raccogliete i giochi"
O: "tu raccogli quei giochi e io gli altri"
P: "no!"
O: "si!"
P: "nooo!"
O: "siiiiiii!"
io: "E basta!!!...ma è possibile che litighiate per ogni stupidagine!!!"
P: "si!"
O: "noo!"
P: "siiiiiii!"
O: "nooooooo!"
P: "siiiiii!"
O: "nooooooooo!"
io -_-
la pulcina (a 9 mesi): "e dada..data..tatata...eda..dadatata..da..dadada"
l'ometto (7 anni e mezzo): "stà parlando in piccolese"
qui si parla di
chicche,
Ometto,
Principessa,
Pulcina
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